Le origini di Assisi si perdono nella storia delle antiche civiltà italiche. I numerosi resti di monumenti etruschi e romani, i templi cristiani (spesso sovrapposti) di tutte le epoche, le rocce minacciose, le mura merlate e le porte turrite potrebbero, se fossero interrogate, evocare tutta la storia della nostra Italia: etruschi, romani, barbari, carolingi, e poi l’annessione al ducato di Spoleto, l’epoca dei liberi comuni fino alle guerre sostenute contro Perugia, e la definitiva inclusione nello Stato Pontificio fino all’unità d’Italia.
Attualmente Assisi è comune della provincia di Perugia e conta circa 30.000 abitanti di cui solo 5.000 residenti in città. Ma, con tutte queste memorie storiche e artistici monumenti, Assisi non sarebbe più celebre di tante altre città italiane, in ciò simili o superiori ad essa, se non avesse dato i natali a San Francesco. La basilica, costruita sul luogo ove riposa, spande su tutta la città quel misticismo che la rende cara agli uomini di tutte le razze e di tutte le religioni. Tutta la fama internazionale di Assisi è dovuta a Francesco, il Poverello che amò tutte le creature. Il profumo di beatitudine che egli lasciò dietro di sé sino ai nostri giorni è preservata nella Basilica dove sommi pittori italiani hanno raccontato la sua “mirabil vita”.