Il progetto Parallele è un invito a riconoscersi negli altri, soprattutto in quei gesti che sembrano non appartenerci. Lo penso come un catalogo di persone fermate nella loro quotidianità, una guida per cercare il parallelismo tra le nostre vite di osservatori, che spesso giudicano, etichettano e generalizzano, e quelle degli osservati.

Guardando attentamente questi volti e questi corpi di perfetti sconosciuti, possiamo anche sentirci coinvolti, ed arrivare a volere loro un po' di bene.